Introduzione
Statistiche varie sul Portogallo
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Lisbona
Geografia-Economia-Clima-Società
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Geografia
del Portogallo
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Il clima in
Portogallo
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Economia del
Portogallo
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Ordinamento dello stato portoghese
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Mappa del Portogallo
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Mappa
amministrativa del Portogallo
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Mappa ferroviaria del Portogallo
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La sanità in
Portogallo
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Raggiungere il Portogallo
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Aeroporti
Portoghesi
Storia-Cultura-Tradizioni-Turismo
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lezioni in Portogallo 2009
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Ordinamento dello Stato portoghese
Le elezioni politiche in Portogallo del
settembre 2009 hanno visto vittoria dei socialisti di José Socrates, al
suo secondo mandato. La conferma dei socialisti al Governo è significativa in
quanto arriva nonostante la crisi economica mondiale e la sconfitta del Partito
Socialista alle Europee. I voti persi sono circa mezzo milione, i seggi
conquistati sono 96 (rispetto ai 121 della precedente legislatura) su un totale
di 230. Fallito il bipolarismo del “voto utile” a cui si erano appellati
entrambi i candidati. Forte l’astensione, arrivata al 39%.
I sondaggi prevedevano la parità tra José Socrates e
la rivale conservatrice e cattolica Manuela Ferreira Leite, ma sono stati
smentiti: il Partito socialista (Ps) ha vinto raggiungendo il 36,5%
mentre il Partito Socialdemocratico (Psd) si è fermato al 29,3%. Nelle
altre liste: la sinistra del Bloco de Esquerda (Blocco di sinistra) di
Francisco Louçã sale dal 7% al 9,78% e diventa il quarto partito del Paese
raddoppiando i suoi seggi che passano da 8 a 16; i Comunisti Verdi di
Jeronimo da Sousa arrivano quasi all’8% ma sono sorpassati dalla sinistra
estremista; il Centro democratico e sociale Partito Popolare (Cds-Pp) è
la vera rivelazione e si afferma terzo partito con il 10,45%.
La politica di Socrates può definirsi
liberista, ispirata all’iberismo e progressista (apertura ai
matrimoni gay ad esempio). Forte sostenitore della Tav ferroviaria Madrid –
Lisbona, il premier è stato accusato dalla rivale Manuela Ferreira Leite,
la “dama di ferro” della politica portoghese, di ispirarsi troppo al modello
spagnolo di Zapatero e di assoggettarsi agli interessi della Spagna. Le
relazioni fra Portogallo e Spagna sono state tra le questioni più importanti
delle elezioni.
Il centro destra ha fallito dunque nel
tentativo di ribaltone, passando però da 72 a 78 seggi. I tre pilastri su cui la
candidata del centro destra aveva fondato la sua campagna elettorale (riduzione
della spesa pubblica, rinuncia alla linea Tav tra Lisbona e Madrid e rilancio
dei pregiudizi antispagnoli), non hanno retto. I pregiudizi antispagnoli
soprattutto sono stati un grave errore poiché i portoghesi non desiderano
voltare le spalle alla Spagna. L’iberismo inteso come trama di interessi
comuni è risultato vincente soprattutto tra i giovani che vogliono solo maggiori
opportunità e per i quali essere antispagnoli è anacronistico.
I socialisti vittoriosi non hanno però ottenuto la
maggioranza assoluta e quindi incontreranno difficoltà nel governare.
Socrates potrà dar vita a una coalizione oppure guidare un complicato governo di
minoranza aperto all’appoggio dei partiti esterni su questioni specifiche.
L’appoggio sarà cercato a destra o a sinistra? Il Cds-Pp, passato da 12 a 21
seggi, potrebbe avere un ruolo decisivo nel governo Socrates (socialisti e
popolari raggiungono insieme la maggioranza assoluta). Anche la somma dei voti
di Ps, Bloque e Pcp darebbe alle sinistre la maggioranza assoluta in parlamento,
ma un governo di sinistra appare molto improbabile valutando le sinistre
radicali la politica di Socrates come troppo liberista. Per i prossimi 4 anni la
scommessa sarà trovare alleati per mantenere la stabilità politica necessaria
per tornare alla crescita economica.
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