Storia della lingua Portoghese
La
lingua portoghese è, dopo lo
spagnolo, la seconda lingua romanza più parlata; contando tutte le lingue del mondo, il portoghese si trova all'ottavo posto tra le lingue più parlate al mondo. In Portogallo circa 10 milioni di persone parlano portoghese, mentre in Brasile queste sono più di 150 milioni. Il portoghese viene pure parlato in Africa, da circa 4,5 milioni di persone. Addirittura un mezzo milione di persone lo parlano negli Stati Uniti.
Il portoghese cosiddetto
continentale, quello parlato in Portogallo, può essere considerato una versione modernizzata del latino colloquiale degli antichi Romani, che hanno occupato la penisola iberica per più di 500 anni. Il portoghese è stato successivamente influenzato dalle incursioni visigote e musulmane, per non parlare di quelle visibilissime francesi e spagnole.
Nel medioevo esistevano due dialetti del portoghese europeo: il Portoghese-galiziano e quello Luso-mozarabico; dopo la conquista dei territori controllati dai musulmani, tra l'XI ed il XII secolo, i due dialetti si sono, per così dire, fusi, dando vita al portoghese vero e proprio.
Il portoghese brasiliano si origina dalla colonizzazione del Brasile da parte dei portoghesi, avvenuta nel '500. Questa lingua cominciò effettivamente ad essere parlata da tutti dopo l'espulsione dei gesuiti
nel 1759, i quali si facevano promotori delle lingue Tupi e Guarani. Le differenze tra il portoghese continentale e quello brasiliano sono ragguardevoli, sia dal punto di vista della pronuncia sia dei termini usati. Queste differenze si dicono siano state generate dalle popolazioni indigene e dall'affluenza in Brasile di schiavi provenienti dall'Africa.
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