Economia del Portogallo
▪
La situazione economica del Portogallo fino al 2007
▪
Crisi economica in Portogallo
Il Portogallo era uno dei
paesi economicamente meno progrediti del nostro
continente, ma ha rapidamente recuperato il terreno
perduto. Il reddito medio annuo per abitante è inferiore
a quello della vicina Spagna.
L’agricoltura costituisce
ancora la fonte di sostentamento della metà circa
della popolazione, ma viene praticata ancora con sistemi
piuttosto antiquati. La coltura dei cereali (grano, granoturco,
riso) effettuata su grandi estensioni di terreno,
dà una produzione per ettaro piuttosto scarsa. Più
redditizia è la coltivazione degli ortaggi, dei
legumi e degli alberi da frutto. I prodotti più
importanti dell’agricoltura portoghese sono però
l’olio d’oliva e il vino. Gli oliveti sono diffusi
in tutto il paese, specie sulla fascia costiera
occidentale e meridionale. La vite è coltivata soprattutto
nella valle del Duoro, dove si producono i famosi
vini liquorosi di Porto, e nell’isola di Madeira,
che produce vino e uva passa.
Le risorse forestali hanno
un’importanza non trascurabile, sia per quanto riguarda
il legname comune, sia per quanto riguarda il sughero,
di cui il Portogallo è il primo produttore su scala
mondiale.
Gli allevamenti hanno
invece proporzioni modeste, salvo nel settore degli
ovini. Maggiore è il contributo che dà all’economia
nazionale la pesca; i pescherecci portoghesi operano
in tutto l’Atlantico, fino alle coste della Groenlandia.
Tonno, sardine, merluzzi e spugne sono i principali
prodotti.
L’industria, nonostante
gli sforzi compiuti negli ultimi anni, è ancora
in una fase di sviluppo. Il
sottosuolo è ricco di minerali, ma essi vengono
esportati allo stato grezzo perché non vi sono industrie
di trasformazione forti (metallurgiche e chimiche). Le
principali attività industriali sono quelle tessili
e quelle alimentari.
L’artigianato portoghese
ha origini antiche: la ceramica è prodotta in tutto
il paese ed è caratterizzata dal gusto per il disegno
minuto che risente dell’influsso moresco a cui si
sovrappone l’imitazione della porcellana cinese.
Molto pregiati sono i cucchiai artistici, intagliati
dai pastori e le trine lavorate dalle donne di Viana
do Castelo e di Vila do Conde.
La bilancia commerciale
del Portogallo è fortemente passiva: oltre ai prodotti
industriali, il Portogallo deve acquistare all’estero anche
cereali e altri generi alimentari. Le esportazioni
più rilevanti sono quelle di vino, sughero, prodotti
della pesca, minerali. Un discreto contributo all’economia
del paese è dato dal turismo: il fascino storico
di un vecchio paese europeo il cui destino fu brillante
all’epoca delle grandi scoperte geografiche attira
un considerevole flusso di visitatori.
|